La poetessa americana di Amherst nel Massachusets, riservata fino al ritiro sociale , acuta osservatrice e visionaria. Figura misteriosa, sempre vestita di bianco, decide , intorno ai suoi 20 anni ,di vivere da reclusa nella sua stanza con pochissimi mobili. Stanza dalla cui finestra guardava l’avvicendarsi delle notti e delle stagioni e dal suo piccolo scrittoio penetrava le Parole dei classici così come dei primi poeti metafisici. Chiamata dai vicini di contea ” il Mito”, sceglie deliberatamente l’esilio sociale nutrendo una straordinaria sensibilità verso gli stati dell’animo e le voci del mondo esterno.

Pubblica in vita, solo 7 poesie che vennero grossolanamente rimaneggiate dagli editori dell’epoca che preferivano metriche e contenuti più romantici .

Emily sceglie la Solitudine alla ordinarietà benestante della vita borghese, crea versi dissonanti dalla linearità della rima, preferisce l’indefinito orizzonte alla certezza della mediocrità.

Figura rivoluzionaria nella sua “assenza”, nelle scelte di vita cosi come nella sua poesia che parla di Oceani mai visti, di animali esotici, di paludi, di fiori, di boschi, che svelano all’Uomo misteri Universali.

Una poesia che genera domande, che costringe ad interrogarsi, quasi una filosofia e citando E. Montale , che la adorava, ” ..il caso estremo di una vita scritta e non vissuta, e scritta con quella particolare intensità proprio perchè non fu materialmente e fisicamente vissuta”.

Muore nella sua stanza il 15 Maggio del 1886 e chi la vide , racconta di un volto di una giovinetta , luminoso senza rughe. Nella sua stanza vengono trovate dalla sorella Lavinia , rilegati a mano , 3 volumetti con circa 1770 poesie, la produzione della sua vita.

Invito a conoscere meglio questa donna straordinaria che scelse , in un periodo non certo favorevole ai diritti delle donne e nemmeno alle poetesse, di vivere seguendo la sua Anima, il suo personalissimo “essere nel mondo”, di essere Poesia.

642  (1862)

Conoscessi l'Arte-
Di bandire- Me da Me Stessa-
Non ci sarebbe Cuore capace
Di espugnare la mia Fortezza-
Ma dal momento che ad assaltare Me Stessa-
Sono io, come troverò pace
Se non sottomettendo
La Coscienza?
E dal momento che siamo Monarca
L'una dell'altra- che altro fare Se non Abdicare
Me da -Me Stessa?