Empatia e Ascolto Attento
PERCORSI

1 h sola mi vorrei… per dirmi quello che non so
a cura di Paola Marino
Format innovativo che propone l’incontro libero, e non vincolante, tra la psicologa e la persona che ha bisogno, ma anche piacere e curiosità, di comprendere meglio se stessa.
Tanti sono i momenti di incertezza, di confusione, di improvvise rotture che possono farci sentire impotenti e soli.
L’incontro con un professionista che ci aiuti a dare un senso a ciò che ci sta accadendo, può essere risolutivo.
Altrettanto importante sarà imparare delle tecniche per fermare, ascoltare e liberare la mente.
“1 h sola mi vorrei” può avere la cadenza che si desidera oppure essere un unico incontro per una ricarica di serenità e positività. Per scoprire il potere di ascoltarsi, rigenerarsi e costruire la qualità della propria vita.

Mi manca l’aria:
Mi manca l’aria: aprite le finestre al nuovo Sole
a cura di Paola Marino
Stai bene, la giornata sta trascorrendo come al solito, c’è anche un tiepido sole ed ecco, improvvisamente ti blocchi.
Le gambe non ne vogliono sapere di muoversi, il cuore inizia a battere forte, hai anche un dolore al petto, non riesci a respirare e la vista e l’udito si annebbiano. PAURA, PAURA
Possono bastare 2/3 episodi di questi, pochissimi minuti di Panico e la tua vita cambia.
Sembra sia il disturbo del momento, ubiquitario e trasversale, imprevedibile, invasivo, prepotente
che mette un bollino rosso alla
tua volontà.
Parlare con la psicologa può aiutarti
a capire meglio cosa ti succede ed
imparare a gestirlo senza paura

L’ Ansia: questa conosciuta
L’ Ansia: questa conosciuta
a cura di Paola Marino
Se la si nomina, si genera, bell’ incastro.
Tutti noi ne abbiamo esperienza, è un fenomeno naturale e vitale. Ci permette di avere performance migliori oppure di essere più attenti a ciò che ci accade.
A volte però ci sovrasta, prende tutto il campo, ci stringe all’angolo e la nostra sensazione è di totale impotenza.
Anche il corpo si ribella, il cuore, il respiro, tutti i nostri sensi, svalvolano.
L’Ansia può essere compresa, guardata, interrogata, ma dobbiamo sederci e parlare

Tristezza: per favore va’ via
Tristezza: per favore va’ via
a cura di Paola Marino
“Ciao, come stai?” a questa comune domanda sentiamo rispondere quasi sempre: bene, potrebbe andare meglio, sono arrabbiato, depresso… difficile sentire: “sono triste”
Una emozione dimenticata, negata, sconosciuta; però ci sentiamo giù di tono, senza forze non riusciamo a ridere più come prima. Anche il nostro corpo se ne accorge, le nostre difese immunitarie si abbassano, diventiamo “più vulnerabili”.
E’ possibile dare un volto, un senso, alla nostra tristezza se siamo disposti ad ascoltarci.
E’ possibile farlo in uno spazio-tempo protetto. Solo per te.